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Mi sono interrogata sul comportamento umano, sulla perduta capacità dell’uomo di rapportarsi con la natura, sulla sua tipologia d’approccio, sempre più fuori luogo rispetto alla dimensione naturale. Ho affrontato, così, la questione rappresentandola da un punto di vista ironico, attraverso un linguaggio narrativo che mette in contrasto le cattive abitudini umane nei confronti del “creato”, ponendo in tal modo l’accento sulla quanto mai rara qualità contemporanea di conversazione, tra società e cultura, patrimonio naturale e temporale.

 

Il progetto Springtime ha partecipato al World.Report Award 2013 | Premio Italiano di Fotogiornalismo.

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