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GIUSANNA Di STEFANO

La prima cosa constatata giungendo alla "Playa" è proprio la vista negata del mare, occultato da tappeti di lidi balneari, parcheggi, chioschi e trattorie disseminate lungo l'intero litorale. L'azzurra distesa diventa un miraggio.

Al confine,  tra il Porto di Catania e la parte iniziale della "Playa", sfocia il Torrente "Forcile", cui letto e sponde sono permanentemente costellati d'ogni genere di rifiuti. Lo stato cronico d'incuria causa l’evidente inquinamento delle sue acque, che, in ultimo, si riversano in mare.

È in primavera che la zona balneare della "Playa" riconquista la presenza della gente. Nonostante la scarsa accoglienza del luogo, questo territorio rappresenta una risorsa unica per tutti coloro cui piace trascorrere "en plein air" il proprio tempo libero.

A inverno passato, presso gli stabilimenti balneari, si lavora alla manutenzione necessaria al ripristino delle strutture per la stagione estiva. Il paesaggio sul mare, dall'esterno, resta tuttavia negato, celato da muri e impianti edili, lasciandosi intravedere, di rado, attraverso rari scorci liberi.

Molte delle strutture balneari presenti sul litorale sono fatiscenti o, addirittura, contengono materiali dannosi per la salute umana. Le casupole, durante l'inverno, sono spesso utilizzate come riparo da senzatetto ed extracomunitari.

La zona balneare della "Playa" si estende lungo un litorale sabbioso di diciotto chilometri, sul cui territorio sorgono decine di lidi privati e tre spiagge comunali a ingresso libero.

Le spiagge della "Playa" sono di fatto una delle tappe più amate dai catanesi, ma anche da turisti e viaggiatori che nell'arco dell'anno soggiornano in città.

Le immagini qui pubblicate sono parte del progetto documentario da me condotto sull'esteso litorale sabbioso della "Playa" di Catania - sul Mar Ionio, in Sicilia - fotografato a episodi nei periodi antecedenti e successivi la stagione estiva balneare.

Il progetto, che nasce come ricerca indipendente, vuole raccontare gli scenari di questo territorio naturale, un luogo trascurato e sfruttato negli anni da improbabili gestioni, distante, ancora, dall’essere ricettivo e decoroso per la collettività.

PLAYA (About the sea) | Preview

La "Playa" è il luogo di mare più espressamente "pop" della città etnea, méta balneare e ricreativa per eccellenza, offre al popolo di vacanzieri, un'ampia quantità di soluzioni ricettive: l'Acqua Park è tra quelle più richieste. Sparsi, lungo il viale stradale che costeggia l'intera zona balneare, alberghi e ristoranti, discoteche e villaggi turistici, completano il quadro dei locali qui presenti e frequentati tutto l'anno.

Questa parte di territorio costiero ionico è vigilata quotidianamente dalle forze di sicurezza. Lungo l'arenile della “Playa”, Polizia di Stato e Carabinieri, durante i pattugliamenti ordinari, utilizzano i cavalli.

Work in progress. Progetto aggiornato in Aprile 2017.

GIUSANNA DI STEFANO

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